Raso di Cotone
Per riscoprire le origini del raso bisogna ripercorrere la Via della Seta, a ritroso nello spazio e nel tempo, fino alla Cina imperiale della dinastia Song del nord, tra il 960 e il 1127. Una tessitura dalla tradizione millenaria, diffusa tra la nobiltà imperiale, che è giunta in Europa nel Medioevo.
Il raso perviene alla nobiltà europea come lavorazione di fondo per il damasco, il broccato e il lampasso: tessuti pesanti, strutturati e sontuosi. È noto anche come tessuto satin, da “Zeitun”, la traslitterazione araba della città cinese Zhangzhou da cui si ritiene sia giunto.
Famoso per il suo aspetto lucido e setoso, la sua tessitura prevede una prevalenza dell’ordito con punti di legatura a trame rade e regolari. Maggiore è il numero dei fili per centimetro quadrato (unità di misura indicata in TC), migliore è la qualità del tessuto.
Avvolgente in inverno e lieve in estate, il tocco del raso è una scelta eccellente per la biancheria da letto per tutto l’anno. Non solo risulta delicato anche sulle pelli più sensibili, ma è leggero, traspirante e garantisce un riposo confortevole. La consistenza serica e impalpabile del raso di cotone riduce al minimo l’attrito, prevenendo irritazioni e microlesioni alla pelle; una caratteristica, questa, che comporta molti benefici per la cura della pelle del viso, ma anche dei capelli, minimizzando l’effetto crespo e il numero di capelli spezzati durante la notte.
Il raso di cotone si distingue dagli altri tipi di raso perché il filato a fibre lunghe, o extra lunghe, e coese permette una lavorazione ancora più fitta e un risultato estremamente leggero, morbido e dall’aspetto quasi fluido. Più resistente della seta, ma altrettanto fresco e delicato sulla pelle, il raso di cotone permette di realizzare prodotti di alta sartoria.